Italia, aumenti di pressione fiscale e debito pubblico, pil stagnazione

Nel 2024 il debito pubblico italiano è salito al 135,3% del Pil dal 134,6% del 2023. E' quanto risulta dalle tabelle diffuse dall'Istat insieme ai dati su Pil e indebitamento dello scorso anno. Il dato del debito è inferiore a quello indicato dal governo nelle stime del Psb, pari a 135,8%.
L'Istat ha rivisto al rialzo il tasso di crescita del Pil relativo al 2022, portandolo dal +4,7 al +4,8%, con lievi aggiustamenti nelle componenti. Lo fa sapere l'Istituto di statistica nella nota su Pil e indebitamento nel 2024. Per il 2023 il tasso di crescita del Pil in volume resta invariato allo +0,7%.
Codacons: famiglie tagliano consumi
"I dati sul Pil del 2024 diffusi oggi dall’Istat attestano ancora una volta la mancata ripartenza dei consumi in Italia, con la spesa delle famiglie che registra una marcata flessione in alcuni comparti chiave". Lo afferma il Codacons, che torna a chiedere al governo misure davvero efficaci sul fronte della spesa e del potere d’acquisto. "La spesa per consumi finali delle famiglie residenti continua a registrare una crescita irrilevante, salendo nel 2024 dello 0,4% rispetto allo 0,3% nel 2023 – spiega il Codacons – Ma ciò che desta particolare preoccupazione è come le famiglie abbiano modificato i propri consumi: lo scorso anno per alimentari e bevande non alcoliche la spesa degli italiani è scesa secondo l’Istat del -0,3%, il che significa che i cittadini hanno apportato tagli a cibi e bevande in tavola".
"Si comprano sempre meno vestiti e scarpe, col settore abbigliamento e calzature che ha registrato una flessione dei consumi del -3,6%. Ma in sensibile calo è anche la spesa per la salute (-3,7%) e quella per lo svago, con la componente ricreazione, sport e cultura che segna una contrazione del -1,6%. Numeri che ancora una volta dimostrano l’esigenza di intervenire con misure efficaci per far ripartire i consumi interni, che rappresentano il vero motore della nostra economia", conclude il Codacons.
Giorgetti: finanza pubblica è in una condizione migliore del previsto
"I dati Istat di oggi confermano, come da sempre sostenuto con convinzione, che la finanza pubblica è in una condizione migliore del previsto". Lo dichiara il ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. "L' avanzo primario certificato oggi dall'Istat - prosegue - è una soddisfazione morale. La crescita corrisponde a quella che avevamo aggiornato a dicembre". "Naturalmente tutto questo è confortante ed è ragione di soddisfazione. Ma non possiamo fermarci - conclude - ora la sfida è la crescita in un contesto assai problematico non solo italiano ma che coinvolge tutta Europa".
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