Pescara, suicidio in cella reclusi in rivolta

Protestano, i detenuti del carcere di Pescara, dopo il suicidio in cella di un giovane recluso di origine egiziana, tossicodipendente.
Appena trascorso un fine settimana horribilis – con due detenuti che si sono tolti la vita in Toscana: un giovane marocchino di 32 anni il 14 febbraio a Prato e il giorno dopo a Sollicciano, Firenze, un uomo romeno di 39 anni – ieri mattina è successo nella casa circondariale pescarese di San Donato dove a un ragazzo tossicodipendente di 24 anni si è impiccato.
Una tragedia annunciata che ha fatto scattare l’ira degli altri reclusi. Qualcuno ha appiccato il fuoco a un materasso e un detenuto è salito sul tetto. La protesta è rientrata nel pomeriggio. Si tratta del 13esimo detenuto suicida (secondo Ristretti orizzonti) dall’inizio dell’anno.
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