L’Ue alla ricerca di talenti attende la fine del 2026 per la strategia sullo spazio europeo

Bruxelles – A.A.A. Ricercatori cercansi, ma la riforma del mercato europeo può attendere. La Commissione europea non ha in programma di predisporre una strategia utile per la doppia transizione verde e tecnologica, la priorità tutta nuova della difesa, e l’interesse strategico di intercettare i cervelli statunitensi non trattenuti dall’amministrazione Trump prima della fine del prossimo anno. Proprio così: nonostante una necessità crescente di ricerca “una proposta di legge per un ‘Atto sullo Spazio europeo della ricerca’ è prevista nel terzo trimestre del 2026“, ammette la commissaria per la Ricerca, Ekaterina Zaharieva, nella risposta all’interrogazione parlamentare in materia.
Viene anticipato dalla stessa commissaria che la proposta di riforma “comprenderà misure volte a rafforzare ulteriormente la carriera e la mobilità dei ricercatori, tra cui la libertà di ricerca scientifica, aumentando così l’attrattiva dell’Europa per i ricercatori”, ma è un qualcosa destinato alla fine del 2026, con un iter legislativo da compiere che rischia di non rendere possibile la ‘nuova Europa’ della ricerca prima del 2027. Certo, resta l’intenzione di procedere alla semplificazione normativa e procedurale anche nel settore, ma il calendario che si è dato l’esecutivo comunitario sembra tradire quel senso di urgenza per un ambito strategico per innovazione, competitività e sicurezza.
L’Ue per non resta proprio con le mani in mano. Zaharieva ricorda che già adesso la piattaforma per i talenti dello Spazio europeo della ricerca, “in quanto sportello unico per i ricercatori, garantisce la visibilità dell’ambiente attraente delle carriere europee” e funziona già, mentre un Osservatorio sulle carriere nella ricerca e nell’innovazione (ReICO) “fornirà, a partire dalla metà del 2025”, dati dagli Stati membri dell’Ue e dai paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) sulle carriere nella ricerca per sostenere ulteriori politiche basate sull’evidenza.
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