Mattarella: “Integrazione europea un’avventura straordinaria”

Maggio 20, 2025 - 21:30
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Mattarella: “Integrazione europea un’avventura straordinaria”

Bruxelles – Un plauso a uomini e donne che ogni giorno rappresentano il Paese, lo promuovono e lo difendono, per quello che è un vero e proprio inno all’Europa e all’europeismo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, apre la sua visita istituzionale a Bruxelles rivolgendo il saluto ai funzionari italiani, con cui condivide entusiasmo e soddisfazione per “questa straordinaria avventura di integrazione che stiamo continuando a vivere di anno in anno“.

E’ questo il richiamo all’attenzione per i temi europei, sempre più importanti. Perché, sottolinea il capo dello Stato, oggi più che mai “emerge quanto sia ormai strettamente intrecciata sotto ogni profilo la vita del nostro Paese con quella dell’Unione europea“. L’Italia, che dell’Unione europea è fondatrice, è e deve rimanere centrale nel processo di integrazione perché il progetto a dodici stelle “è il punto di collegamento, di intersezione più importante per la protezione del nostro Paese”.

Dal processo di allargamento alle sfide più recenti, che si tratti di clima, tensioni commerciali e rimescolamenti geopolitici, “questa interlocuzione, questa interconnessione è crescente sotto ogni aspetto“, prosegue Mattarella. Essere in Europa e investire nell’Europa è dunque ancor più fondamentale e strategico. Una visione che il capo dello Stato ha condiviso con le Camere già nel 2022, in occasione del giuramento per il suo secondo mandato, dove ha ricordato che “rafforzare l’Italia significa metterla in grado di orientare il processo per rilanciare l’Europa, affinché questa divenga più efficiente e giusta”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto [Bruxelles, 20 maggio 2025. Foto: Quirinale]
La visita del capo dello Stato intende dare risalto a tutto questo: la “straordinaria avventura di integrazione” qual è il progetto comunitario con l’Italia al centro. Il viaggio a Bruxelles, capitale dell’Ue, non è casuale. “Questa città – afferma Mattarella – raccoglie dentro di sé, ospitandola, una quantità di presenza che vengono da tutti i 27 paesi dell’Unione e questo è in sé un pregio, un ulteriore patrimonio che dimostra quale sia il futuro della nostra interlocuzione“.

La rotta viene tracciata anche in occasione dell’incontro che il presidente della Repubblica tiene con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, il componente italiano del collegio dei commissari. E viene ancor più condivisa con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che a Mattarella porge i ringraziamenti per il contributo dell’Italia per il rafforzamento dell’Unione europea, quanto più prezioso in un momento di incertezze globali.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa [Bruxelles, 20 maggio 2025. Foto: Quirinale]
Il presidente della Repubblica risponde ribadendo la centralità dell’Unione europea e delle sue istituzioni, a partire da quella che Costa rappresenta. “Il ruolo del Consiglio europeo è cruciale in questo momento in cui la comunità internazionale è in cerca di nuovi equilibri che garantiscano pace e serenità nel mondo”, scandisce ancora il capo dello Stato, che ricorda come in Italia, e in Europa, “siamo per una comunità internazionale basata su regole e sulla cooperazione e in una situazione critica dobbiamo essere protagonisti“.

Mattarella invita quindi l’interlocutore e partner a lavorare per “recuperare il rapporto euro-Atlantico”, ritenuto “fondamentale”, e promuovere un’Europa più a misura di protagonismo europeo. “Occorrono riforme capaci di assicurare un ascolto reciproco all’interno dell’Ue ma anche di dare risposte rapide per impedire che le lentezze dei processi decisionali facciano accodare l’Europa a decisioni prese da altre”.

Visita istituzionale e parole del presidente della Repubblica sono anche un monito per le forze politiche nazionali, prima fra tutte quelle al governo e per questo con l’onore e l’onere di guidare il Paese. Europeismo e atlantismo sono e restano il faro illuminante per l’Italia di ieri, di oggi e di domani.

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Redazione Italia24 News