Diego Abatantuono, 70 anni da protagonista: tra risate, riflessioni e cinema vero
Diego Abatantuono compie 70 anni: dagli esordi al Derby Club al successo con Salvatores e l’Oscar per Mediterraneo. Una carriera tra comicità, autore e passione per il cinema italiano.

Settant’anni e non sentirli, anzi: Diego Abatantuono festeggia oggi un compleanno importante, segnato da una carriera unica nel panorama del cinema italiano. Dalle urla sgangherate del “Terrunciello” negli anni ’80, alle sfumature più intense del cinema d’autore, l’attore milanese ha attraversato generi, epoche e stili con una naturalezza rara. In lui convivono la maschera comica e l’interprete maturo, l’improvvisatore istintivo e l’attore consapevole.
Da San Siro al set
Nato a Milano il 20 maggio 1955, figlio di madre pugliese e padre pugliese d’adozione, Diego Abatantuono muove i primi passi nel mondo dello spettacolo attraverso il teatro e i cabaret, ma è grazie al Derby Club che il pubblico lo conosce e lo adotta. È lì che nasce il personaggio del “Terrunciello”, stereotipo caricaturale del meridionale trapiantato al nord, che esplode al cinema con pellicole cult come Eccezzziunale… veramente.
Ma Diego non ci sta a farsi imprigionare nel cliché. E infatti, nel corso del tempo, dimostra di essere molto di più di un comico da battuta facile.
Il sodalizio con Salvatores
La svolta arriva negli anni ’90 con l’incontro – artistico e umano – con Gabriele Salvatores, che lo dirige in film indimenticabili come Marrakech Express, Turné e soprattutto Mediterraneo, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 1992. In quei film, Abatantuono è un attore pienamente maturo, capace di giocare con l’ironia ma anche di toccare corde malinconiche e profonde.
Un’intesa, quella con Salvatores, che ha continuato a rinnovarsi nel tempo, fino a Il ritorno di Casanova e Tutti i santi giorni, dimostrando la straordinaria versatilità di un attore che non ha mai avuto paura di cambiare pelle.
Hollywood e oltre
Sebbene il suo volto sia profondamente legato al cinema italiano, Abatantuono ha conosciuto anche le luci internazionali. La sua partecipazione al film John Wick: Capitolo 4 in un cameo inatteso ha confermato la stima di Hollywood nei suoi confronti. Eppure, lui resta saldamente ancorato a una certa “milanesità” che non ha mai rinnegato.
L’uomo dietro l’attore
Dietro l’attore c’è l’uomo: appassionato di calcio (e noto tifoso del Milan), produttore, sceneggiatore e figura di riferimento per le nuove generazioni di attori comici. Sempre con un sorriso sornione, mai sopra le righe, Abatantuono rappresenta un pezzo autentico di cultura popolare italiana, capace di far ridere e riflettere, senza mai prendere troppo sul serio se stesso.
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