Nozze Bezos-Sánchez: la favola miliardaria approda a Venezia tra lusso e polemiche
Tre giorni di lusso, ballo in maschera all’Arsenale e ospiti VIP per il matrimonio Bezos-Sánchez a Venezia. Tra glamour, donazioni milionarie e proteste contro l’overtourism.

La favola miliardaria approda in Laguna
Dopo tre giorni di festeggiamenti spettacolari, Jeff Bezos e Lauren Sánchez hanno salutato i circa 250 invitati con un ballo in maschera d’ispirazione settecentesca nel cuore dell’Arsenale, l’antico cantiere navale della Serenissima. Il complesso è stato trasformato in un set da Carnevale veneziano, tra velluti, parrucche cipriate e centinaia di candelabri sospesi. Si stima che l’intera cerimonia, ribattezzata “matrimonio dell’anno”, abbia superato i 50 milioni di dollari di budget.
Tre giorni da copione hollywoodiano
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Giovedì 26 giugno – Accoglienza VIP e pigiama-party al palazzo Aman sul Canal Grande.
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Venerdì 27 giugno – Scambio degli anelli (non legalmente vincolante in Italia) al Teatro Verde dell’isola di San Giorgio. Matteo Bocelli ha intonato Can’t Help Falling in Love mentre la sposa, in un abito Dolce & Gabbana ispirato a Sophia Loren, raggiungeva l’altare; Bezos indossava un tuxedo firmato Armani.
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Sabato 28 giugno – Sfilata su motolance in pigiama-couture, quindi approdo all’Arsenale per il ballo in maschera animato da DJ Cassidy e dal live set di Usher. Menu “lagunare” curato da chef stellati, fuochi d’artificio finali sulla laguna privatizzata per l’occasione.
Ospiti e dress code
La lista degli invitati era degna di un red carpet: Bill Gates, Leonardo DiCaprio, Orlando Bloom, Oprah Winfrey, la famiglia Kardashian, Ivanka Trump e la regina Rania di Giordania, solo per citarne alcuni. Il dress code ha spaziato dai pigiami in seta pastello del pomeriggio alle elaborate maschere piumate della notte, con styling supervisionato dagli atelier Dolce & Gabbana e Versace.
Sicurezza blindata e impegno filantropico
La presenza di figure politiche di primo piano ha imposto misure di sicurezza straordinarie: ex marine, subacquei, unità cinofile e pattuglie in moto d’acqua hanno sorvegliato l’area. La coppia ha annunciato una donazione di 3 milioni di euro a istituzioni culturali veneziane, gesto che mira a controbilanciare le critiche sul costo e sull’impatto ambientale dell’evento.
“No Space for Bezos”: la contro-festa
Parallelamente, oltre 600 manifestanti hanno sfilato con striscioni “Venice is not for sale”, denunciando la trasformazione di Venezia in scenografia per l’élite globale. Le proteste, pacifiche, evidenziano lo scontro fra il potere seduttivo della città per gli ultraricchi e la preoccupazione dei residenti per l’overtourism.
Implicazioni per la città e oltre
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Economia – Federalberghi Venezia riporta un tasso di occupazione alberghiera dell’85 %, in linea con la media di fine giugno, ma gli operatori di lusso parlano di un “effetto vetrina” che potrebbe durare mesi.
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Politica culturale – L’abate di San Giorgio ha criticato la “frivolezza ostentata” dell’evento, mentre la giunta comunale difende la “Venezia degli affari”.
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Responsabilità sociale – Le donazioni della coppia e gli impegni della Bezos Earth Fund attenuano, ma non spengono, le accuse di “wedding-washing”.
Bilancio e prospettive
Il matrimonio Bezos-Sánchez resterà negli annali tanto per l’opulenza del suo ballo in maschera quanto per la frattura simbolica che ha messo in luce: da un lato, Venezia come palcoscenico irresistibile per i miliardari; dall’altro, la crescente inquietudine di chi teme che la città diventi un parco a tema esclusivo. Mentre le luci dei fuochi d’artificio si riflettevano sull’acqua, la Serenissima si è concessa un ultimo valzer: la sfida ora è capitalizzare l’evento senza tradire la propria identità.
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