Alan Turing, il visionario che ha anticipato l’intelligenza artificiale – 23 giugno, il suo compleanno

Il 23 giugno si celebra Alan Turing, padre dell’informatica e dell’intelligenza artificiale. Genio perseguitato e figura simbolo della libertà di pensiero, la sua eredità è più attuale che mai.

Giugno 23, 2025 - 13:59
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Alan Turing, il visionario che ha anticipato l’intelligenza artificiale – 23 giugno, il suo compleanno

Il 23 giugno si celebra il compleanno di Alan Turing (1912–1954), matematico, logico e visionario britannico considerato uno dei padri fondatori dell’informatica moderna e dell’intelligenza artificiale. A oltre settant’anni dalla sua scomparsa, la sua eredità scientifica è più viva che mai, soprattutto in un’epoca in cui le macchine iniziano davvero a “pensare”.

Conosciuto ai più per il suo ruolo chiave nella decrittazione del codice Enigma durante la Seconda guerra mondiale – un contributo fondamentale alla vittoria degli Alleati – Turing fu molto più di un brillante crittografo. Le sue intuizioni teoriche hanno gettato le basi per la nascita dei computer e, in particolare, per l’idea che una macchina potesse imitare l’intelligenza umana.

Nel suo celebre saggio del 1950, “Computing Machinery and Intelligence”, Turing poneva una domanda allora rivoluzionaria: “Can machines think?”. In quel testo visionario introdusse anche il concetto di Test di Turing, un esperimento per valutare se una macchina sia in grado di simulare una conversazione umana al punto da essere indistinguibile da una persona reale.

Un’intuizione che oggi, con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, delle chatbot e dei sistemi cognitivi avanzati, appare straordinariamente profetica. La logica delle sue macchine astratte – oggi chiamate macchine di Turing – è alla base del funzionamento dei computer moderni, ed è presente, seppur in forma evoluta, in ogni algoritmo di IA.

Ma la vita di Turing è anche una storia di dolore e ingiustizia. Perseguitato per la sua omosessualità in un’epoca in cui era considerata un crimine, fu condannato e sottoposto a castrazione chimica nel 1952. Morì due anni dopo, in circostanze ancora oggi oggetto di dibattito.

Solo nel 2009 il governo britannico ha offerto delle scuse ufficiali. Nel 2013 è arrivata la grazia postuma da parte della Regina. Oggi, la sua figura è celebrata nei musei, nei libri, nei film e persino sulla banconota da 50 sterline nel Regno Unito.

A ogni anniversario, Alan Turing torna a essere ricordato non solo come uno scienziato, ma come un simbolo della libertà di pensiero, della diversità e della lotta contro i pregiudizi. E mentre l’intelligenza artificiale continua la sua corsa, resta chiaro che tutto è iniziato con una domanda semplice, e un uomo capace di vedere il futuro.

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Redazione Italia24 News