Gaza: lo sciopero degenera in guerriglia urbana e scontri in città
Le manifestazioni per Gaza in Italia sfociano in guerriglia urbana: cortei degenerano in scontri, vandalismi e tensioni politiche. Il bilancio dei danni e le reazioni.

Gaza, lo sciopero si trasforma in guerriglia urbana: tensioni e bilancio dei danni
Le manifestazioni indette in diverse città italiane in solidarietà alla popolazione di Gaza hanno avuto un epilogo drammatico. Quello che era nato come un corteo di protesta pacifico si è trasformato, in alcuni contesti, in veri e propri episodi di guerriglia urbana, con danni a edifici, negozi e infrastrutture.
Cortei e degenerazioni
In molte piazze la mobilitazione si è svolta senza incidenti, con migliaia di persone che hanno sfilato pacificamente chiedendo il cessate il fuoco. Tuttavia, gruppi minoritari hanno scelto la strada dello scontro: lancio di oggetti, barricate improvvisate e danneggiamenti hanno trasformato alcune zone centrali in teatri di caos.
Le forze dell’ordine sono intervenute con cariche di alleggerimento per ripristinare la sicurezza, mentre diversi manifestanti sono stati fermati e denunciati. Alcuni agenti hanno riportato ferite lievi.
La politica reagisce
Gli episodi di violenza hanno immediatamente sollevato reazioni contrastanti. I rappresentanti del governo hanno parlato di «scene inaccettabili che nulla hanno a che fare con la solidarietà al popolo palestinese», ribadendo la necessità di garantire ordine pubblico.
Dall’opposizione è arrivata una doppia linea: condanna dei danneggiamenti, ma anche un richiamo a distinguere i responsabili dagli altri manifestanti che hanno esercitato in maniera pacifica il diritto di protesta.
Un fenomeno internazionale
Gli scontri registrati in Italia si inseriscono in un quadro più ampio: anche in altre città europee, da Berlino a Parigi, i cortei per Gaza hanno visto momenti di tensione e violenza. Una dimostrazione di come la crisi mediorientale stia generando ripercussioni sociali e politiche anche in Occidente.
Conclusione
Lo sciopero per Gaza ha messo in luce ancora una volta la fragilità del confine tra diritto di manifestare e sicurezza pubblica. Un tema che continua ad alimentare divisioni politiche e che evidenzia la complessità del legame tra conflitti internazionali e stabilità interna dei Paesi europei.
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