Cannabis terapeutica in Italia: 100mila prescrizioni in 5 anni

In Italia oltre 100mila prescrizioni di cannabis terapeutica negli ultimi 5 anni. Crescono usi clinici per dolore cronico, sclerosi multipla ed epilessia.

Settembre 13, 2025 - 17:51
Settembre 13, 2025 - 17:52
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Cannabis terapeutica in Italia: 100mila prescrizioni in 5 anni

Cannabis terapeutica, in Italia 100mila prescrizioni in 5 anni

Negli ultimi cinque anni, la cannabis terapeutica si è progressivamente affermata come strumento medico in Italia, registrando circa 100mila prescrizioni a favore di pazienti con patologie croniche e condizioni di dolore refrattario. Un dato che testimonia la crescente attenzione della comunità medica e delle istituzioni verso una terapia che, seppur ancora circondata da dibattiti, sta assumendo un ruolo concreto nell’ambito sanitario.

Un trend in costante crescita

L’introduzione della cannabis a uso medico in Italia risale al 2013, ma è tra il 2019 e il 2024 che le prescrizioni hanno avuto un incremento significativo, con un ritmo annuo in continua ascesa. L’aumento è legato non solo a una maggiore conoscenza da parte dei medici, ma anche a un atteggiamento più aperto dei pazienti, disposti a valutare terapie alternative per gestire dolore cronico, spasticità, nausea da chemioterapia e altre condizioni riconosciute.

Le patologie trattate

Secondo i dati diffusi, le prescrizioni riguardano in particolare pazienti affetti da sclerosi multipla, dolore neuropatico, patologie oncologiche e alcune forme di epilessia resistente ai farmaci tradizionali. Gli estratti di cannabis, utilizzati in oli o capsule, vengono somministrati in contesti controllati e sotto stretta sorveglianza clinica, con protocolli che ne regolano dosaggi e modalità di utilizzo.

Produzione e criticità di approvvigionamento

La produzione di cannabis terapeutica in Italia è affidata principalmente allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, a cui negli ultimi anni si sono aggiunti anche canali di importazione dall’Olanda, dal Canada e da altri Paesi autorizzati. Tuttavia, i pazienti e le associazioni segnalano ancora difficoltà legate all’approvvigionamento regolare, con periodiche carenze nelle farmacie ospedaliere e territoriali. Questi disagi hanno acceso il dibattito sulla necessità di aumentare la produzione nazionale e diversificare le fonti di approvvigionamento.

Il quadro normativo

La cannabis terapeutica in Italia è regolata da una normativa che ne consente l’uso esclusivamente dietro prescrizione medica per indicazioni specifiche. Nonostante ciò, permangono differenze regionali nell’accesso: in alcune Regioni i costi sono coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, in altre restano a carico del paziente, generando diseguaglianze nell’accessibilità al trattamento.

Prospettive future

Gli esperti sottolineano come i prossimi anni saranno cruciali per definire il ruolo della cannabis terapeutica in Italia. L’obiettivo è duplice: da un lato garantire una disponibilità costante del farmaco, dall’altro ampliare le evidenze scientifiche per valutare nuove possibili applicazioni cliniche.

Con 100mila prescrizioni in cinque anni, la cannabis terapeutica si conferma dunque un’opzione sempre più presente nella pratica medica italiana. Una realtà che, pur tra limiti e sfide, sembra destinata a consolidarsi come parte integrante delle terapie innovative a disposizione dei pazienti.

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Redazione Italia24 News