Loredana Berté compie 75 anni: una vita di musica, ribellione e libertà

C’è chi nasce per seguire le regole, e chi invece per scriverne di nuove. Loredana Berté appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Il 20 settembre 2025 compie 75 anni, ma parlare di età, quando si tratta di lei, ha poco senso: Berté è sempre stata e rimane una forza della natura, un’energia indomabile che attraversa le generazioni.

Un’icona ribelle, anticonformista, capace di portare sul palco non solo una voce unica, ma un intero universo fatto di emozioni, provocazioni e libertà.

Una carriera costellata di prime volte

Nata a Bagnara Calabra, sorella minore di Mia Martini, Loredana ha saputo tracciare un percorso autonomo, segnato da scelte audaci e da una determinazione incrollabile. Negli anni Settanta esplode con “Sei bellissima”, brano che ancora oggi resta un grido di amore e orgoglio femminile. Da lì in avanti, nulla è stato più lo stesso: Loredana ha imposto una nuova idea di interprete, lontana dai cliché rassicuranti e capace di scuotere il pubblico.

Canzoni che sono diventate inni

Le sue canzoni non sono semplici successi, ma capitoli di una storia collettiva. “Non sono una signora” è diventato un manifesto generazionale, un inno alla libertà di essere se stessi senza compromessi. Con “Il mare d’inverno”, firmato da Enrico Ruggeri, Berté ha trasformato la malinconia in poesia. E ancora: “Re”, intenso e indimenticabile, o “In alto mare”, trascinante e potente. Ognuno di questi brani racconta una parte di lei, e di noi.

L’icona oltre la musica

Ma Berté non è solo voce: è immagine, stile, atteggiamento. I suoi look eccentrici, le performance sopra le righe, i capelli blu diventati marchio di fabbrica, hanno fatto di lei una pioniera anche nel costume. Ogni sua scelta è stata un atto di libertà, ogni sua provocazione un invito a guardare oltre i limiti.

Un’eredità che continua

A 75 anni, Loredana non è un ricordo nostalgico: è presente, viva, vibrante. Continua a riempire i palchi, a farsi ascoltare, a ispirare nuove generazioni di artisti e ascoltatori. Perché la sua lezione non si spegne mai: non avere paura di essere diversi, non smettere di cercare la verità dentro le note, non rinunciare mai a se stessi.