Sharon Stone critica il reboot di Basic Instinct: “Un’operazione senza senso”

L’icona di Hollywood Sharon Stone torna a far discutere, questa volta per le sue dichiarazioni sul presunto reboot di Basic Instinct, il thriller erotico del 1992 che la consacrò tra le star più amate e controverse del cinema internazionale.

Le parole dell’attrice

In una recente intervista, Stone ha commentato con fermezza le voci sul rifacimento del film diretto da Paul Verhoeven, mettendo in dubbio l’utilità di una nuova versione:

“Che senso ha rifarlo? Alcuni film appartengono a un’epoca, a un contesto culturale preciso. Cercare di riprodurli oggi rischia solo di svuotarli della loro forza.”

Un cult irripetibile

Basic Instinct segnò un’epoca per il suo mix di thriller e sensualità, generando polemiche e discussioni ma anche incassi record al botteghino. La celebre scena dell’interrogatorio fece di Sharon Stone un’icona pop, mentre il film entrò di diritto nella storia del cinema contemporaneo.

Secondo l’attrice, replicare quella formula oggi non avrebbe lo stesso impatto, sia perché i tempi sono cambiati, sia perché l’originale continua a vivere come punto di riferimento nella memoria collettiva.

Il dibattito sui reboot a Hollywood

Le dichiarazioni di Stone riaccendono il dibattito sul proliferare dei reboot e remake a Hollywood. Negli ultimi anni, l’industria cinematografica ha puntato sempre più spesso su operazioni di revival di titoli cult, nel tentativo di attirare pubblico con brand già noti. Una scelta che, però, spesso divide: da un lato la curiosità dei fan, dall’altro lo scetticismo di chi teme un effetto “copia sbiadita” rispetto agli originali.

L’eredità di Sharon Stone

Per l’attrice, oggi 66enne, Basic Instinct resta un film che ha segnato non solo la sua carriera, ma anche l’immaginario collettivo degli anni ’90. Le sue parole sottolineano la convinzione che certe opere non debbano essere replicate, ma piuttosto rispettate come testimonianze uniche di un’epoca cinematografica irripetibile.