Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta

Meta ha censurato i nudi del David di Jago bloccando i contenuti social. L’artista denuncia: «Una scelta incomprensibile».

Agosto 22, 2025 - 18:52
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Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta
Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta
Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta
Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta
Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta

Meta censura Jago: bloccati i nudi del David, l’artista denuncia la scelta

Meta ha deciso di oscurare i contenuti social dello scultore Jago, limitando i post che raffiguravano i nudi del suo celebre David. Una decisione che l’artista ha definito «incomprensibile», riaprendo il dibattito su arte e censura digitale.

L’algoritmo contro l’arte

I post incriminati sarebbero stati individuati dagli algoritmi di Meta, che classificano automaticamente la nudità come contenuto sensibile. In questo caso, però, si tratta di opere d’arte: il corpo umano è da sempre protagonista della scultura, dal Rinascimento a oggi.

Oltre alla rimozione delle immagini, Meta avrebbe anche limitato l’account ufficiale di Jago, riducendo la possibilità per l’artista di comunicare con il suo pubblico e di promuovere le proprie attività.

Un problema ricorrente

Non è la prima volta che i social network finiscono al centro di polemiche simili. Statue, dipinti e fotografie artistiche che raffigurano nudi sono stati spesso bloccati per presunta violazione delle linee guida, nonostante il loro valore storico e culturale.

Secondo Jago, questo approccio rischia di «appiattire la complessità dell’arte» e di ridurre la creatività a parametri standardizzati imposti dalla tecnologia.

Libertà creativa e regole digitali

Il caso Jago mette in evidenza un tema più ampio: il futuro della libertà d’espressione artistica online. Con sempre più artisti che utilizzano i social per diffondere le proprie opere, il controllo algoritmico rischia di diventare un ostacolo alla circolazione della cultura.

Il dibattito è destinato a crescere: da una parte le piattaforme devono proteggere la community da contenuti realmente inappropriati, dall’altra non possono ignorare il ruolo dell’arte come strumento universale di comunicazione.

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Redazione Italia24 News