La Dieta Mediterranea al Parlamento Ue: un investimento in sanità, sviluppo e territorio

Maggio 15, 2025 - 15:30
 0  0
La Dieta Mediterranea al Parlamento Ue: un investimento in sanità, sviluppo e territorio

Bruxelles –  Porre al centro del dibattito europeo un modello alimentare che mira a rappresentare non solo uno stile di vita salutare, ma anche un potente strumento economico, culturale e ambientale. Al Parlamento europeo si è tenuto questa mattina (15 maggio) un dibattito dedicato alla dieta mediterranea, promosso dall’eurodeputato Giuseppe Picaro (Fdi/Ecr) che ha affrontato tutti gli aspetti di questo tema.

Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha ribadito con forza il ruolo centrale della dieta mediterranea nella prevenzione sanitaria. “In Italia – ha ricordato – solo il 5 per cento del Fondo sanitario nazionale è dedicato alla prevenzione. La dieta mediterranea, o dovremmo chiamarla la dieta italiana, può essere la chiave per evitare l’insorgenza di malattie croniche e rendere sostenibile il nostro sistema sanitario”. Gemmato ha citato dati impressionanti: “Questa dieta riduce del 9 per cento la mortalità per tumore, e del 13 per cento l’insorgenza di Parkinson e Alzheimer”.

Il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra ha insistito sul legame tra dieta mediterranea e filiera agroalimentare italiana: “Non c’è dieta mediterranea senza prodotti italiani di qualità: olio, pesce, carne allevata, vino”. “Tutto questo esclude prodotti sintetici o ultraprocessati, che non fanno parte della nostra cultura”, ha proseguito La Pietra, evocando la battaglia del ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida contro la carne coltivata. Il sottosegretario ha inoltre ricordato come l’agroalimentare italiano rappresenti quasi il 25 per cento del pil, con esportazioni che nel 2024 hanno sfiorato i 70 miliardi di euro. Un punto chiave nel rilancio della filiera agroalimentare, secondo La Pietra, consisterebbe nella necessità di “togliere l’ideologia dall’agricoltura”, sfatando il pregiudizio contro le importazioni: “Siamo grandi trasformatori e grandi esportatori, ma dobbiamo anche importare materie prime come il grano, nel rispetto di regole ambientali, sociali e sanitarie reciproche: non è possibile crescere senza importare”, ha spiegato. Infine, ha sostenuto l’iniziativa del ministro Lollobrigida per far riconoscere la cucina italiana come patrimonio Unesco.

Patrizio La Pietra, Sottosegretario all’agricoltura (Foto: Imagoeconomica)

L’organizzatore dell’evento, Picaro, ha sottolineato come la dieta mediterranea debba essere integrata nelle strategie europee per la salute e l’ambiente: “Non è solo uno stile alimentare, ma una politica di prevenzione. Riduce il rischio di obesità, diabete, malattie cardiovascolari. È anche sostenibilità, filiera corta, biodiversità, tutela del territorio. Può creare occupazione e rafforzare l’export agroalimentare europeo”. Ha inoltre ricordato che nella Commissione sanità pubblica del Parlamento Europeo è stato affrontato questo tema in collaborazione con rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Gli interventi tecnici hanno arricchito il quadro con dati significativi. Il professor Marco Silano dell’Istituto superiore delle sanità, ha riferito che soltanto il 5 per cento degli italiani ha una “buona aderenza” alla dieta mediterranea, chiedendo che vengano aumentati gli sforzi per la promozione di una dieta sana, specialmente tra i giovani. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha parlato di “agricoltura come soluzione, non come problema”. Di fronte ai cambiamenti climatici e all’aumento della popolazione, ha ribadito l’importanza di produrre di più, ma in modo sostenibile: “La dieta mediterranea è esempio di eccellenza naturale. Serve un’agricoltura basata sul ciclo naturale, sostenibile, capace di creare certezza per i produttori e contribuire alla salute pubblica”.

Come ha ricordato La Pietra, “attraverso la cucina e la tavola, raccontiamo chi siamo”. In un’Europa spesso divisa, il cibo può diventare linguaggio comune, ponte tra salute, identità e sviluppo sostenibile.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatia Antipatia 0
Amore Amore 0
Divertente Divertente 0
Arrabbiato Arrabbiato 0
Triste Triste 0
Oh Oh 0
Redazione Italia24 News