Garlasco, il legale Lovati riapre il caso: “Chiara fu uccisa perché dava fastidio”
Il nuovo avvocato della famiglia Poggi ipotizza l’intervento di un sicario nell’omicidio di Chiara. “Non fu un delitto passionale. Qualcuno aveva interesse a farla sparire.”

Garlasco (Pavia) – A quasi vent’anni dal delitto che sconvolse l’Italia, il caso dell’omicidio di Chiara Poggi torna al centro dell’attenzione. A riaccendere i riflettori è l’avvocato Massimo Lovati, nuovo legale della famiglia Poggi, che in un’intervista rilasciata ieri ha aperto a un’ipotesi mai completamente esplorata nei processi precedenti: quella del sicario.
“Chiara non è morta per un raptus o una lite tra fidanzati. È stata uccisa da qualcuno che aveva un preciso interesse a toglierla di mezzo,” ha dichiarato Lovati, lasciando intendere che la giovane potesse essere stata ‘scomoda’ per qualcuno all’interno del suo ambiente di vita o di lavoro.
UNA NUOVA CHIAVE DI LETTURA
Secondo l’avvocato, molti elementi del fascicolo sarebbero stati letti con una lente troppo limitata: “Si è sempre guardato solo nella direzione di Alberto Stasi, ma non si è mai davvero approfondita la pista esterna.” L’ipotesi su cui si starebbe ora lavorando è quella di un omicidio premeditato, eseguito da un professionista, forse su mandato.
Una tesi che, se confermata, ribalterebbe l’intero impianto accusatorio su cui si sono basati anni di processi, conclusisi con la condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni, nel 2015. Ma proprio da allora, diversi dubbi sono rimasti irrisolti: il movente, la dinamica esatta, l’assenza di tracce dirette.
FAMIGLIA POGGI: “NON VOGLIAMO VENDETTA, MA VERITÀ”
I genitori di Chiara, da sempre silenziosi e riservati, avrebbero deciso di sostenere questa nuova linea investigativa non per riaprire vecchie ferite, ma perché – come afferma lo stesso Lovati – “non si può accettare una verità giudiziaria se non è supportata da elementi logici e completi”.
La famiglia vuole risposte, vuole capire se dietro l’uccisione della figlia ci fosse qualcosa di più profondo. L'avvocato non ha escluso la possibilità di nuove istanze in sede legale, ma ha sottolineato che il primo passo sarà quello di raccogliere testimonianze e documenti eventualmente trascurati.
UN CASO CHE NON SMETTE DI FARE RUMORE
Il delitto di Garlasco è uno dei casi di cronaca nera più seguiti dell’ultimo ventennio. L’omicidio avvenne il 13 agosto 2007. Chiara Poggi, 26 anni, fu trovata senza vita nella sua abitazione. L’indagine si è da subito concentrata su Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima, poi condannato otto anni dopo.
E ora, dopo tutto questo tempo, nuove ombre si allungano su una storia che sembrava conclusa. L’avvocato Lovati, con prudenza ma determinazione, promette di riesaminare ogni dettaglio.
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