Miley Cyrus conquista con “Something Beautiful”: il nuovo album e visual film

“Something Beautiful”: Miley Cyrus incanta con un nuovo pop da ascoltare… e guardare

Miley Cyrus non si ferma mai. Anzi, si reinventa di nuovo, sorprende, commuove e — come solo lei sa fare — rimescola le regole del pop. Con l’uscita del suo nono album in studio, intitolato “Something Beautiful”, la cantante lancia anche un visual film che accompagna l’intero progetto: un viaggio sensoriale tra musica, immagini e visione artistica pura.

Un titolo, una dichiarazione d’intenti

“Something Beautiful” non è solo un album, è una presa di posizione emotiva. Dopo il successo globale di Endless Summer Vacation, Miley sceglie una direzione più intima, quasi poetica. Le sonorità pop si mescolano a influenze alternative, elettroniche, soul. Il risultato? Un disco che non urla per farsi notare, ma che sussurra direttamente all’anima.

 Il visual film: Miley musa e regista di sé stessa

Non contenta di regalarci solo musica, Miley alza l’asticella con un visual film elegante e cinematografico, girato tra deserti, spazi domestici sospesi e paesaggi simbolici. Ogni brano è un quadro, ogni scena una riflessione. Minimalismo visivo e forza narrativa si fondono, lasciando lo spettatore incantato… e un po’ ipnotizzato.

Molti critici già lo definiscono “il suo progetto più coeso e artisticamente coraggioso”. E forse hanno ragione.

Miley, l’artista camaleonte

Da ex teen idol Disney a interprete rock, da performer provocatoria a voce femminile tra le più credibili della scena pop contemporanea, Miley Cyrus ha fatto del cambiamento la sua firma più autentica.

Con “Something Beautiful”, abbandona le grida ribelli per abbracciare una vulnerabilità elegante, quasi sussurrata. Ma non fraintendete: non c’è debolezza, c’è solo verità.

 “Non avevo bisogno di gridare. Avevo bisogno di raccontare”, ha detto Miley in un’intervista recente.

E questa volta lo fa con un’opera che parla di rinascita, nostalgia, amore (anche per sé stessi) e di quella bellezza che non fa rumore… ma resta impressa.

 Il verdetto?

Un album da ascoltare in cuffia, magari camminando da soli al tramonto. E un film da guardare con gli occhi — ma soprattutto con il cuore. Perché Miley Cyrus, ancora una volta, non ha semplicemente pubblicato un disco. Ha raccontato un pezzo della sua anima.