Nell’Ue 6,2 milioni di persone con pensione di invalidità, Italia quarta per assegni

Maggio 23, 2025 - 11:00
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Nell’Ue 6,2 milioni di persone con pensione di invalidità, Italia quarta per assegni

Bruxelles – Difficoltà o impossibilità a camminare, vedere, o ascoltare, o ancora incidenti che possono costare la perdita di un arto. Motivi e tipi di invalidità possono essere diversi, ma nell’Ue i casi fortunatamente non sembrano essere così tanti. Questo sembrano suggerire i dati Eurostat, da cui emerge che a usufruire di pensione di invalidità è un piccola parte della popolazione Ue ultracinquantenne o nel pieno della terza età. E’ appena il 4,6 per cento delle persone tra i 50 e i 74 anni ad aver ricevuto pensioni di invalidità o altri benefici periodici di invalidità nel 2023, che si traduce in più di 6,2 milioni di assegni assistenziali di questo tipo in tutto il territorio dell’Unione europea.

Numeri alla mano, in termini percentuali le quote maggiori di uomini e donne che percepiscono solo pensioni di invalidità o altre prestazioni periodiche di invalidità si registrano in Estonia (11,5 per cento delle persone di età compresa tra 50 e 74 anni), Danimarca (10,1 per cento) e Lituania (9,1 per cento). Viceversa, i tassi più bassi sono quelli di Cipro (1,9 per cento), Malta (2,2 per cento) e Grecia (2,5 per cento).
In termini assoluti invece tutto cambia, poiché Francia (poco più di un milione), Spagna (poco più di un milione) e Germania (681mila) risultano gli Stati membri dell’Unione europea con il maggior numero di pensioni di invalidità garantite ed erogate. Segue l’Italia al quarto posto (655mila). Una situazione che non sorprende, visto che si tratta degli Stati membri più popolosi e di conseguenza la probabilità di avere un numero maggiore di persone con problemi di salute aumenta.

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Redazione Italia24 News