Romania, la Corte costituzionale respinge il ricorso di Simion: “Accuse infondate”

Maggio 22, 2025 - 14:00
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Romania, la Corte costituzionale respinge il ricorso di Simion: “Accuse infondate”

Bruxelles – La Corte costituzionale romena ha respinto all’unanimità il ricorso presentato dal candidato di estrema destra George Simion, che chiedeva l’annullamento del ballottaggio presidenziale tenutosi domenica scorsa (18 maggio), vinto dal centrista Nicușor Dan. Secondo i giudici, le accuse di interferenze straniere sono risultate “prive di fondamento”. La decisione di stamattina (22 maggio) è definitiva, mentre le motivazioni saranno pubblicate nei prossimi giorni.

Simion, leader euroscettico e dichiaratamente filo-Trump, non ha accettato il verdetto della Corte: “La Corte costituzionale ha proseguito il colpo di Stato respingendo il nostro appello” ha scritto sui suoi canali social poco dopo la sentenza. Il leader dell’Alleanza per l’unione dei romeni aveva denunciato presunte ingerenze da parte di Francia e Moldavia, parlando di “una manovra orchestrata per manipolare le istituzioni e indirizzare il voto”.

L’Autorità elettorale permanente aveva già certificato la regolarità del processo elettorale, definendolo “corretto, trasparente e integro”, stigmatizzando la diffusione di informazioni false e accusando chi le propaga di voler “minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche”. La Corte costituzionale romena aveva  rigettato, il 6 marzo, anche il ricorso presentato da Călin Georgescu, l’ex candidato filorusso escluso dal ballottaggio, che contestava l’annullamento del primo turno elettorale, ma i giudici avevano dichiarato infondate le sue accuse di violazioni procedurali da parte dello Stato.

Il presidente eletto Nicușor Dan ha ottenuto il 53,6 per cento dei voti contro il 46,4 per cento di Simion, e sarà ufficialmente proclamato capo dello Stato. In una prima dichiarazione ha promesso stabilità e continuità euro-atlantica: “La Romania resterà saldamente ancorata alla Nato, all’Unione europea e al partenariato strategico con gli Stati Uniti”. Dan dovrà ora affrontare la delicata fase di formazione di un nuovo esecutivo e l’imperativo di contenere l’ingente disavanzo pubblico. L’ombra dell’ultradestra però non svanisce; Simion ha promesso battaglia, dichiarando online: “Continuerò a lottare, lottare, lottare per rendere di nuovo grande la Romania”.

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Redazione Italia24 News