Varsavia accusa Mosca di sabotaggio (e chiude il consolato di Cracovia)

Maggio 12, 2025 - 18:30
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Varsavia accusa Mosca di sabotaggio (e chiude il consolato di Cracovia)

Bruxelles – Per il governo polacco, dietro l’incendio che un anno fa ha devastato il centro commerciale più grande di Varsavia ci sono i servizi russi, alla cui regia sarebbe in realtà imputabile una serie di attentati e sabotaggi in tutta Europa. E come contromisura, ha annunciato la chiusura del consolato della Federazione a Cracovia, mentre il Cremlino respinge le accuse.

Non ci sono dubbi per il governo di Donald Tusk. La responsabilità per l’incendio che esattamente un anno fa, il 12 maggio 2024, ha quasi raso al suolo il centro commerciale di Marywilska, il più grande della capitale, è senz’altro dell’intelligence di Mosca. Il primo ministro ha annunciato ieri sera (11 maggio), alla vigilia del primo anniversario dell’attacco – che fortunatamente non aveva causato vittime – che si è trattato di “un incendio doloso ordinato dai servizi di sicurezza russi“.

Le attività criminose “sono state coordinate da una persona residente in Russia”, ha dichiarato Tusk, sostenendo che alcuni dei responsabili sono già nelle mani delle forze dell’ordine polacche mentre per gli altri sono tutt’ora in corso le ricerche. “Li prenderemo tutti!”, ha concluso.

Donald Tusk
Il primo ministro polacco Donald Tusk (foto: Wojtek Radwanski/Afp)

“Abbiamo una conoscenza approfondita dello svolgimento dell’incendio“, hanno sostenuto i ministri degli Interni e della Giustizia, Tomasz Siemoniak e Adam Bodnar, in una nota congiunta, nella quale hanno anche collegato i responsabili dell’attentato ad analoghe “attività di sabotaggio” che sarebbero state condotte dai servizi di Mosca nella vicina Lituania (gli inquirenti di Vilnius hanno collaborato nelle indagini con le autorità polacche).

Stamattina (12 maggio), il ministro degli Esteri di Varsavia, Radoslaw Sikorski, ha annunciato l’imminente chiusura del consolato russo di Cracovia, che attualmente impiega tre diplomatici e quattro dipendenti. Una decisione simile era già stata presa lo scorso autunno, quando in seguito a sospetti tentativi di sabotaggio russi era stata chiusa la struttura consolare nella città occidentale di Poznan. A quella mossa, Mosca aveva reagito chiudendo il consolato polacco di San Pietroburgo. Gli uffici diplomatici della Federazione in Polonia rimangono così l’ambasciata, nella capitale, e il consolato di Danzica.

Secondo la Polonia e i baltici, la Russia sta portando avanti da anni una serie di atti di sabotaggio e di guerra ibrida nella regione, come parte di una campagna di destabilizzazione dell’Ue orchestrata dal Cremlino alla quale viene ascritta, tra le altre cose, la strumentalizzazione dei migranti lungo il confine con la Bielorussia. Lo scorso marzo, le autorità di Varsavia hanno accusato un cittadino bielorusso di aver appiccato un altro incendio doloso nella capitale, con modalità simili a quello del centro commerciale e portato a termine circa un mese prima.

Mosca ha rispedito al mittente le accuse tramite il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che ha denunciato la “posizione assolutamente russofoba e ostile” del governo polacco e ha negato in generale qualsiasi coinvolgimento di Mosca in atti di sabotaggio nel Vecchio continente.

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Redazione Italia24 News