Polonia, sospiro di sollievo per Tusk: il governo filo-europeista ottiene la fiducia e rimane in sella

Bruxelles – L’azzardo di Donald Tusk ha pagato: il premier polacco ha ottenuto oggi pomeriggio (11 giugno) la fiducia in Parlamento, richiesta dopo la sconfitta del candidato governativo Rafal Trzaskowski alle elezioni presidenziali dello scorso 1 giugno. Il governo europeista rimane così in sella, con il supporto di 243 parlamentari su 460 totali.
Lo scontro con il PiS (Diritto e Giustizia), il partito ultra-nazionalista del neopresidente Karol Nawrocki con cui Tusk dovrà convivere per i prossimi anni, è totale: i deputati del PiS hanno lasciato l’aula del Parlamento di Varsavia durante il discorso del premier, per poi votare per la sfiducia. Ma la fragile coalizione quadripartitica di Tusk, composta da forze che vanno dall’ala agraria conservatrice fino alla sinistra socialdemocratica, ha retto.
“Chiedo un voto di fiducia con la piena convinzione che abbiamo il mandato di governare e di assumerci la piena responsabilità di ciò che sta accadendo in Polonia”, ha dichiarato il premier in Aula prima del voto. La vittoria sul filo di lana di Nawrocki “non è un terremoto”, ha proseguito, ma pone “sfide più grandi del previsto” al governo e all’attuazione del programma di riforme con cui Tusk è stato eletto a ottobre 2023. Nawrocki sostituirà infatti ad agosto Andrzej Duda, presidente per due mandati e membro del PiS, che ha finora impedito a Tusk di riportare pienamente Varsavia su un cammino europeista dopo gli anni di progressivo smantellamento dello stato di diritto dettato dall’ex premier Mateusz Morawiecki (ora presidente dei Conservatori e Riformisti europei).
La coabitazione con Nawrocki si preannuncia altrettanto faticosa: in Polonia, il presidente può porre il veto sulle leggi del governo. “Ad agosto, un presidente che è riluttante ai cambiamenti da noi proposti sarà sostituito da un presidente che è almeno altrettanto riluttante a proposte che erano attraenti per gli 11 milioni di persone che hanno votato per la coalizione”, ha ammesso il premier ed ex presidente del Consiglio europeo.
La prima mossa annunciata da Tusk, forte della fiducia rinnovata del Parlamento, sarà un rimpasto di governo. Già il prossimo mese. Il leader centrista, figura carismatica del Partito Popolare Europeo, ha promesso un’accelerazione dell’agenda legislativa e ha confermato l’esistenza di un “piano di contingenza” per fronteggiare l’ostacolo rappresentato dalla presidenza Nawrocki.
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