Covid, scienza e verità: tavola rotonda con Maria Rita Gismondo al Teatro delle Colonne di Milano

A Milano il 12 giugno un confronto pubblico sul Covid con la virologa Gismondo e altri esperti. Tra scienza, media e libertà d'opinione, si discute del libro “Il ruggito della pecora nera”.

Giugno 11, 2025 - 19:18
Giugno 11, 2025 - 19:54
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Covid, scienza e verità: tavola rotonda con Maria Rita Gismondo al Teatro delle Colonne di Milano
Covid, scienza e verità: tavola rotonda con Maria Rita Gismondo al Teatro delle Colonne di Milano

MILANO – Una serata di confronto, riflessione e approfondimento. È questo lo spirito che animerà la tavola rotonda dal titolo "Batteri, virus, laboratori: difesa o minaccia?", in programma giovedì 12 giugno alle ore 21 presso il Teatro delle Colonne di Corso di Porta Ticinese 45, a Milano.
L’incontro, a ingresso libero con offerta volontaria, ruoterà attorno alla presentazione del libro “Il ruggito della pecora nera – Covid, segreti e bugie” di Maria Rita Gismondo, virologa e consulente del Ministero della Salute, nota per le sue posizioni critiche espresse fin dall’inizio della pandemia.

Un dibattito aperto sul Covid e le sue ombre

L’evento riunirà figure eterogenee del panorama informativo, medico e culturale, pronte a discutere – anche da posizioni differenti – la gestione della pandemia, il ruolo dei media, le responsabilità istituzionali e i risvolti sociali della crisi sanitaria globale.
Al fianco della prof.ssa Gismondo interverranno:

  • Francesco Borgonovo e Felice Manti, giornalisti e autori

  • Paolo Cassina, regista e autore dei docufilm “Non è andato tutto bene” e “Le verità negate sul Covid-19”

  • Paolo Gulisano, medico, saggista, epidemiologo e storico della medicina

  • Paolo Vintani, farmacista, editorialista e studioso di medicine tradizionali e complementari

A moderare il dibattito sarà la giornalista Jean Toschi Marazzani Visconti, esperta di comunicazione sociale e culturale.

Pandemia, informazione e libertà scientifica

Durante la serata verranno affrontate domande che ancora oggi dividono: quanto è stata trasparente la gestione dell’emergenza sanitaria? Perché non si è favorito un dibattito aperto anche nel mondo scientifico? Che ruolo hanno avuto i media nel plasmare la percezione collettiva del rischio?

“La voce doveva essere unica, per motivi di sicurezza e impreparazione,” scrive Gismondo nel suo libro. “Ma così è venuto meno lo spazio per il dubbio, che è proprio il fondamento della scienza.”

L’evento si propone dunque di riaprire il confronto, in un contesto pubblico e plurale, dando spazio anche alle narrazioni rimaste ai margini del discorso dominante durante la pandemia.

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Redazione Italia24 News