Meta sfida l’AI: Zuckerberg punta alla superintelligenza
Zuckerberg annuncia la nuova divisione AI di Meta dedicata alla superintelligenza. Obiettivo: superare le capacità cognitive umane.

Meta punta alla superintelligenza: Zuckerberg lancia la sfida globale sull’AI
Menlo Park, 12 giugno 2025 – Una nuova frontiera dell’intelligenza artificiale si apre nel quartier generale di Meta. Con un annuncio che ha rapidamente fatto il giro del mondo tech, Mark Zuckerberg ha ufficializzato la nascita di una divisione dedicata allo sviluppo di superintelligenza artificiale, radunando attorno a sé un’élite di ricercatori, ingegneri e neuroscienziati provenienti dalle principali università e laboratori del pianeta.
L’obiettivo? "Costruire sistemi di AI che non solo raggiungano, ma superino, la capacità cognitiva umana in specifici domini", ha dichiarato il CEO di Meta durante un intervento trasmesso in live streaming. "È il momento di accelerare: l’AI deve diventare una vera piattaforma di superintelligenza, al servizio dell’umanità".
La nuova iniziativa si colloca all’interno del programma FAIR (Facebook AI Research), già potenziato negli ultimi mesi con importanti acquisizioni e collaborazioni accademiche. Tra i nomi coinvolti figurano ex membri di DeepMind, OpenAI, MIT, ETH di Zurigo e Stanford, a conferma della portata internazionale del progetto.
Una corsa che riguarda tutti
Con questa mossa, Meta si inserisce a pieno titolo nella corsa globale alla superintelligenza, una sfida che coinvolge già colossi come Google DeepMind, OpenAI e Anthropic. Mentre alcuni analisti restano cauti, parlando di hype o scenari ancora teorici, altri leggono l’annuncio come un cambio di passo strategico, che mira a riportare Meta al centro dell’innovazione dopo un periodo in cui l’attenzione era stata concentrata sul metaverso.
A differenza del passato, però, Zuckerberg parla oggi di “AI responsabile”, sottolineando l’intenzione di coinvolgere organismi etici, policy maker e la comunità scientifica per garantire uno sviluppo trasparente e sicuro.
Hardware, linguaggio e oltre: le direttrici della nuova AI
Secondo fonti interne, la nuova divisione lavorerà su tre fronti:
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Architetture neurali avanzate, con un focus su efficienza, memoria e autoregolazione
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Modelli linguistici multimodali, in grado di interpretare e generare testo, immagini e suoni in tempo reale
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Hardware proprietario, con chip AI dedicati già in fase di prototipazione
I primi risultati dovrebbero essere mostrati al pubblico nel corso del Meta Connect 2025, previsto per l’autunno.
Una visione ambiziosa (e divisiva)
“Stiamo costruendo qualcosa che un giorno potrebbe cambiare tutto: dalla medicina all’educazione, dalla ricerca scientifica al modo in cui ci relazioniamo con la tecnologia,” ha detto Zuckerberg. Ma se da un lato l’annuncio entusiasma investitori e innovatori, dall’altro riaccende i timori legati alla governance della superintelligenza, alla privacy e all’automazione massiva.
L’era della super-AI è iniziata. E Meta vuole essere in prima fila.
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