Renato Casaro, l’illustratore che ha dato un volto al cinema
Renato Casaro, maestro delle locandine cinematografiche, ha reso immortali film italiani e internazionali con poster che sono diventati opere d’arte.

Renato Casaro, l’illustratore che ha dato un volto al cinema
Renato Casaro è stato molto più di un illustratore: è stato il narratore visivo del cinema internazionale, capace di trasformare un semplice manifesto in un’opera d’arte. Con il suo tratto inconfondibile, ha reso immortali centinaia di film, regalando al pubblico immagini che ancora oggi vivono nella memoria collettiva.
Gli inizi e l’ascesa di un talento
Nato a Treviso nel 1935, Casaro mostrò fin da giovane una straordinaria predisposizione per il disegno. La sua carriera iniziò negli anni Cinquanta, in un periodo di grande fermento per il cinema italiano. La sua abilità pittorica e la capacità di catturare l’essenza di una storia lo portarono presto a collaborare con Cinecittà, diventando ben presto uno dei nomi più richiesti per la realizzazione delle locandine cinematografiche.
Un linguaggio visivo universale
La forza delle opere di Casaro risiedeva nella sintesi perfetta tra arte e comunicazione. Ogni manifesto non era solo pubblicità, ma un racconto visivo capace di trasmettere emozioni, atmosfere e personaggi con una sola immagine. I suoi poster non si limitavano a presentare un film: lo interpretavano, lo arricchivano e lo proiettavano nell’immaginario collettivo.
Le locandine indimenticabili
Tra i lavori più celebri figurano le illustrazioni per film come Conan il barbaro, Il nome della rosa, L’ultimo imperatore e Balla coi lupi. In ciascuna di queste opere emerge la sua capacità di fondere tecnica, colore e dinamismo in immagini potenti e suggestive. Non meno memorabili i suoi contributi al cinema italiano, dai western agli spaghetti movie, fino alle commedie che hanno fatto la storia del nostro Paese.
L’eredità artistica
Con il suo stile unico, Casaro ha influenzato intere generazioni di illustratori e designer, dimostrando come il manifesto potesse essere elevato a forma d’arte. Le sue opere sono state esposte in mostre e retrospettive, ricevendo riconoscimenti internazionali e celebrando un percorso che ha unito cultura popolare e alta arte figurativa.
Conclusione
Renato Casaro resterà per sempre il pittore del cinema, l’artista che con i suoi pennelli ha dato un volto a sogni, avventure ed emozioni. Le sue locandine non sono soltanto ricordi del passato, ma testimonianze eterne del potere dell’immagine, capaci di raccontare il cinema meglio di qualsiasi parola.
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