Casa e Bottega: solidarietà ed artigianato orafo a Milano

Fondazione Donna a Milano, Asilo Mariuccia e Rubinia: seconda fase di Casa e Bottega. Progetto triennale per l’emancipazione femminile e il rilancio dell’artigianato orafo. Raccolta fondi 15 settembre–15 novembre 2025.

Lug 28, 2025 - 16:34
Lug 30, 2025 - 13:28
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Casa e Bottega: solidarietà ed artigianato orafo a Milano
Casa e Bottega: solidarietà ed artigianato orafo a Milano

SOLIDARIETA’

Dopo il successo della prima raccolta fondi…

 

 ‘Fondazione Donna a Milano’ e Asilo Mariuccia

annunciano la seconda fase del progetto

sostenuto da Rubinia con i suoi rivenditori:

 

‘CASA & BOTTEGA’

 

Un percorso di 3 anni per sostenere l’emancipazione femminile,

il rilancio dell’artigianato orafo italiano

e la stessa professione del gioielliere oggi “ridotto

a commerciante, vittima passiva delle vendite on line”

 

www.fondazionedonnaamilano.it www.asilomariuccia.com www.rubinia.com

L’artigianato orafo come occasione di valorizzazione sociale delle donne e Milano come cuore pulsante della rinascita della gioielleria Made in Italy di qualità. Un progetto -  ’Casa & Bottega’ - che ha visto nascere con successo la collaborazione tra due onlus storiche meneghine - Fondazione Donna a Milano e Asilo Mariuccia - e un brand dell’artigianato orafo milanese, di portata nazionale da 40 anni, quale è Rubinia.

Dopo il debutto di questa cooperazione nella primavera scorsa, con una prima raccolta fondi destinata alla formazione orafa di donne in difficoltà selezionate con ‘Fondazione Donna a Milano’ Onlus e ‘Asilo Mariuccia’, la partnership si consolida con un programma di obiettivi più ampi e a lungo termine. L’Asilo Mariuccia conferma quanto l’indipendenza economica sia un tassello fondamentale per le ospiti della struttura. In alcuni casi, questa indipendenza determina anche il futuro dei figli: le madri sognano per loro un percorso di studi che li renda a loro volta autonomi, con una professione dignitosa e soddisfacente. Sostenere la stabilità e la libertà economica delle donne, la loro emanicapazione, significa quindi sostenere anche le loro famiglie. Il progetto triennale Casa & Bottega va in questa direzione, passo dopo passo. Confidando nella sensibilizzazione delle istituzioni e delle scuole orafe cittadine, si vorrebbe arrivare a creare una struttura a Milano che sia la casa e la bottega delle neo orafe, una volta formate e rese autonome grazie al lavoro con l’oro e l’argento.  

Prossimo step: dal 15 settembre al 15 novembre, seconda accolta fondi. Ancora una volta, si può partecipare con un’ offerta di 25 euro. Rubinia, di nuovo, riconoscerà a chi dona il 25% di sconto sull’acquisto delle sue creazioni Filodamore®, valido valido fino al 15 novembre 2025.

Spiega l’anima di Rubinia, Roberto Ricci:”La Casa & Bottega potrebbe diventare un riferimento anche per tante altre attività del ‘fatto a mano’ che stanno sparendo, almeno per quanto riguarda la qualità italiana, che tutto il mondo ci riconosce”.

     Per Rubinia è importante educare i giovani al valore del patrimonio artigianale

      italiano, far conoscere esempi concreti di imprese che coniugano autenticità, storicità e visione, costruire ponti tra generazioni, per tramandare mestieri e passioni, romuovere una rete virtuosa tra scuola, istituzioni e mondo del lavoro.

Per quanto riguarda i circa 400 negozi che in Italia rivendono Rubinia, l’azienda offre agli aderenti un percorso triennale gratuito di formazione web (classroom) per rilanciare il loro business grazie all’attività artigiana, restituendo senso e valore al punto vendita fisico rispetto all’ecommerce.

Spiega Roberto Ricci: "Non c’è un reale problema di crisi di mercato nel nostro settore. Il gioiello è ancora il regalo preferito dagli italiani per eventi e occasioni importanti, come evidenziava una ricerca di ConfCommercio a gennaio 2025, ma c’è un bisogno nelle persone che il negozio di quartiere non soddisfa più. I negozi oggi, alta gamma a parte, sono quasi tutti solo luoghi di vendita di prodotti. In un’epoca di profonde trasformazioni, il gioielliere, insomma, non ha ancora aggiornato a dovere la relazione con il cliente, che non sperimenta più differenze di esperienza di acquisto nella luogo fisico rispetto allo spazio digitale, oltretutto più comodo e veloce. L’unico modo per riportare la gente in negozio è farlo tornare ad essere tempio del saper fare, laboratorio di bellezza e di identità, dove si entra per vivere e acquistare emozioni. Questa ‘conversione’ favorirebbe anche il cambio generazionale: attività vivaci diventerebbero di maggiore appeal per i giovani in cerca di un futuro migliore."

Conclude Roberto Ricci: “Il gioiello è, e sarà sempre, il segnalibro della vita, protagonista di momenti di gioia e di celebrazione della bellezza ma quando entra una persona nel tuo showroom devi saper interpretare, condividere e talvolta suscitare un sogno! Il gioiello è amore, passione, desiderio...Il gioielliere deve essere un consulente non un commesso che porge una cosa presa da una mensola. I negozi devono essere hub dell’artigianato orafo creativo, originale, elegante, visionario e possibilmente green”.

 

 

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Redazione Italia24 News