Israele ferma la Flotilla, dai leader Ue no comment. Ma nelle piazze europee è mobilitazione

Bruxelles – Il giorno dopo l’abbordaggio di 40 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, dalla politica europea si attende una reazione che non arriva. Ursula von der Leyen e Antonio Costa schivano la questione in diretta, silenzio anche dal capo della diplomazia Ue, Kaja Kallas. Il tutto mentre nelle principali città europee migliaia di persone protestano già da ieri sera. Anche a Bruxelles, dove nel pomeriggio un corteo proverà ad avvicinarsi ai palazzi delle istituzioni comunitarie.
La situazione è ancora molto fluida, allo stato attuale tre barche della Flotilla starebbero ancora muovendo verso Gaza. La Fair Lady, la Marinette e la Mikeno, avrebbero ormai oltrepassato le 12 miglia nautiche dalla costa che segnano la zona delle acque territoriali palestinesi. Tutti gli altri, circa 400 attivisti da oltre 40 Paesi del mondo, saranno trasferiti dalle autorità israeliane al porto di Ashdod, prima dell’espulsione dal Paese che avverrà verosimilmente tra lunedì e martedì della prossima settimana. Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, gli attivisti rientreranno negli aeroporti di Londra e Madrid.
L’abbordaggio è cominciato proprio mentre a Copenaghen, a margine del vertice informale dei capi di stato e di governo dell’Ue, i presidenti della Commissione e del Consiglio europeo tenevano una conferenza stampa. Entrambi, hanno affermato di non essere in possesso di informazioni sufficienti per commentare l’accaduto. Oggi, durante il briefing quotidiano con la stampa, una portavoce dell’esecutivo Ue ha dichiarato che “il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato, così come il diritto internazionale del mare”, aggiungendo che Bruxelles ha già condannato “qualsiasi attacco contro la Flotilla, con droni o qualsiasi sequestro“. Secondo la portavoce, Eva Hrncirova, l’equipaggio “ha il diritto” di compiere la propria missione, che ha “fondamentalmente lo stesso obiettivo che abbiamo noi: fornire al più presto aiuti sufficienti a Gaza per fermare la sofferenza delle persone”.
Quest’ultimo, vero solo a metà. Perché tra gli obiettivi dichiarati della Flotilla, ancor più che consegnare una quantità limitata di aiuti alla popolazione di Gaza, c’è la fine del blocco marittimo imposto da Israele sulla Striscia e l’instaurazione di un corridoio umanitario permanente. Richieste che da Bruxelles non sono mai pervenute.
“Abbiamo provato a fare con i nostri corpi ciò che le nostre istituzioni ed i nostri governi non hanno fatto finora: creare un corridoio umanitario permanente ed opporci al genocidio del popolo palestinese”, ha rivendicato in un video Benedetta Scuderi, eurodeputata di AVS a bordo della Morgana, anch’essa intercettata da Israele. “Ora scendiamo nuovamente in piazza: blocchiamo tutto, ora e sempre Palestina libera”, ha aggiunto.
L’appello a scendere in piazza, rilanciato sui canali della Flotilla a più riprese e da tutti gli attivisti – 497 persone da 46 Paesi del mondo – è stato raccolto immediatamente. In Italia, già ieri sera, cortei si sono creati a Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze. I sindacati hanno lanciato uno sciopero generale per domani (3 ottobre). La premier Giorgia Meloni non ha fatto però alcun passo indietro, attaccando chi “vuole il weekend lungo e non la pace“, affermando che “tutto questo non porta alcun beneficio al popolo della Palestina” ed in compenso “porterà molti disagi al popolo italiano”. Ieri sera Tajani, in collegamento su Rai 1, ha affermato con non poche difficoltà che “quello che dice il diritto internazionale è importante ma fino a un certo punto”.
Manifestazioni stanno avendo luogo anche a Berlino, Parigi e in diverse città francesi. E a Bruxelles, già ieri sera, centinaia di persone si sono radunate di fronte alla sede del Ministero degli Esteri belga. Una manifestazione è stata convocata anche per oggi, con l’obiettivo di sfilare fino a Rue de la Loi, dove hanno la sede la Commissione e il Consiglio europeo.
Il capodelegazione del Pd, Nicola Zingaretti, ha ricordato che la Flotilla “non ha alcun intento offensivo ma umanitario e pacifico” e si è augurato che “tutti gli attivisti ricevano un trattamento rispettoso e conforme alla loro dignità”. Per i Verdi, “il governo israeliano dovrà essere ritenuto responsabile”. L’eurodeputato pentastellato Gaetano Pedullà ha annunciato che la delegazione del Movimento 5 Stelle chiederà un interrogazione urgente alla Commissione europea alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, la prossima settimana. “L’indignazione non basta, chiederemo alla Commissione che intenzioni ha di fronte a questa incredibile violazione del diritto internazionale”, ha affermato.
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