Costa: “La nostra sicurezza legata a quella dell’Ucraina”. Il vertice dei leader dedicato al sostegno a Kiev

Settembre 19, 2025 - 16:30
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Costa: “La nostra sicurezza legata a quella dell’Ucraina”. Il vertice dei leader dedicato al sostegno a Kiev

Bruxelles – Antonio Costa, presidente del Consiglio Europeo, detta la linea in vista della riunione informale del Consiglio Europeo del 1° ottobre. La lettera inviata oggi (19 settembre) ai 27 capi di Stato o di governo mette in prima linea “il rafforzamento della difesa comune europea per consolidare il nostro sostegno all’Ucraina”. E’ questo un obiettivo che trova il favore dei leader europei, eccezion fatta per Ungheria – che comunque non ha mai posto il veto sulle sanzioni alla Russia – e Repubblica Ceca (per ragioni di politica interna), e che acquista di nuovo slancio alla luce dell’annuncio del diciannovesimo pacchetto di sanzioni a Mosca, approvato oggi dalla Commissione europea.

L’incontro di Costa arriva dopo un tour europeo che lo ha portato in 23 cancellerie dell’UE su 27. Un giro che si completerà nei prossimi giorni e che ha avuto lo scopo di tastare il polso dei leader su temi sensibili. Secondo quanto affermato da una portavoce del Consiglio, “le prospettive possono differire tra gli Stati membri, ma tutti i leader concordano sulla necessità di costruire un’Europa strategicamente autonoma”.

Nella lettera si comprende come la riunione informale di Copenaghen (il Consiglio Europeo vero e proprio si terrà il 23-24 ottobre a Bruxelles) servirà a ribadire che “la nostra sicurezza è legata a quella dell’Ucraina”. Questo obbliga l’Unione a “fare un passo avanti” per costruire “un’Europa capace di rispondere in modo efficace, autonomo e congiunto alle minacce di oggi e di domani”.

Per affrontarle serviranno anche i fondi provenienti dal grande investimento finanziario in materia di difesa (SAFE), rivendicato da Costa: “Ogni euro dovrebbe rafforzare la nostra sicurezza comune e la nostra autonomia strategica. Si tratta anche di rafforzare l’industria europea della difesa, promuovere l’innovazione, stimolare la competitività e creare posti di lavoro”.

Iniziative come il debito comune in materia di difesa sembrano invece già tramontate. Nonostante alcuni suggerimenti da parte di Mario Draghi, rinnovati nel discorso a un anno dalla presentazione del suo rapporto, esse sono state in parte smontate dalla ministra dell’Economia della Danimarca, Stephanie Lose, che ha dichiarato: “Abbiamo appena iniziato ad attuare il programma SAFE e ritengo sia importante vedere come procede”.

Ad unire l’Unione Europea, oltre al sostengo all’Ucraina, è l’intenzione di rendere competitivo il club a dodici stelle. La preoccupazione maggiore resta la perdita di quote di mercato rispetto alle altre potenze. Secondo quanto riferito dalla portavoce, “i leader hanno sottolineato la necessità di continuare a dare priorità alla semplificazione, all’abbassamento dei prezzi dell’energia e alla mobilitazione dei risparmi privati per sbloccare gli investimenti necessari nell’economia dell’UE”. Sul tavolo a fine ottobre sarà portato anche un tema concreto come il diritto alla casa.

Ben Gvir e Smotrich
I ministri di estrema destra Itamar Ben-Gvir (L) e Bezalel Smotrich (Photo by AMIR COHEN / POOL / AFP)

Se tutti faranno quadrato sulla competitività, non c’è unanimità sull’approccio alle sanzioni contro Israele. Le misure proposte dalla Commissione nei confronti dello stato ebraico non convincono tutti i 27. La prima proposta, quella sulla sospensione del trattato di associazione, richiede una maggioranza qualificata, impossibile da raggiungere qualora Germania e Italia votassero contro. L’altra proposta riguarderebbe le sanzioni nei confronti dei due membri più estremisti del gabinetto di Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. In questo caso servirebbe l’unanimità.

Materia del Consiglio Europeo sarà anche l’allargamento a nuovi Stati membri, con particolare attenzione già l’1 ottobre al dossier Ucraina che, secondo Costa, sta attuando “sforzi di riforma notevoli. Dobbiamo assicurarci che questo slancio si traduca in passi concreti verso l’adesione”.

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Redazione Italia24 News