E-car europea, Séjourné fissa il prezzo tra i 15 e i 20 mila euro. Urso: “Non sia solo elettrica”

Settembre 29, 2025 - 18:00
 0  0
E-car europea, Séjourné fissa il prezzo tra i 15 e i 20 mila euro. Urso: “Non sia solo elettrica”

Bruxelles – Un’utilitaria elettrica, che possa costare tra i 15 e i 20 mila euro. L’iniziativa anticipata da Ursula von der Leyen per un’e-car europea a prezzi accessibili è in cantiere e prenderà forma entro la fine dell’anno. L’ha confermato oggi (29 settembre) il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per l’Industria, Stephane Séjourné, ai ministri dei 27 riuniti per il Consiglio Ue Competitività. Tra loro, il ministro italiano per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, che ha subito aggiunto un caveat: “Non sia soltanto elettrica”.

I dibattiti sul settore dell’automotive e quello sul principio della neutralità tecnologica proseguono inevitabilmente a braccetto. La Commissione europea li sta portando avanti da un lato con gli stakeholders, dall’altro con le capitali. Oggi, Séjourné ha aggiornato i ministri sugli output scaturiti dal Dialogo strategico sul futuro dell’automotive, il cui terzo incontro si è svolto lo scorso 12 settembre. In quell’occasione, il vicepresidente esecutivo aveva svelato ai rappresentanti dell’industria l’intenzione della Commissione europea di sviluppare una nuova categoria normativa dedicata alle piccole auto elettriche prodotte in Europa, con l’obiettivo di creare un segmento di mercato dedicato alle ‘E-car.

“Modelli che possano costare, nuove, tra i 15 mila e i 20 mila euro“, ha aggiunto nel suo intervento al Consiglio dell’Ue. Secondo Séjourné, “anche questo contribuirà a sostenere la domanda ed è una vera fascia di mercato che oggi non è considerata nel mercato europeo e che potrebbe incentivare la produzione, includendo anche il funzionamento dei nostri fornitori”.

Non è l’unica proposta che la Commissione europea vuole mettere sul tavolo prima del nuovo anno: Séjourné ha citato anche un’iniziativa sulle auto a guida autonoma, una sulla decarbonizzazione delle flotte delle imprese, la proposta sull’accelerazione della produzione di batterie e una proposta per ridurre i costi amministrativi. Oltre all’attesa revisione del regolamento che dal 2035 imporrà lo stop a motori termici diesel e benzina.

Marc Ferracci, Katherina Reiche e Adolfo Urso a margine del Consiglio Ue Competitività, 29/09/25 [Eu Council]
Ad attendere al varco il commissario, le tre maggiori filiere nazionali de blocco Ue. Germania, Italia e Francia. Urso ha incontrato in un trilaterale gli omologhi Katherina Reiche e Marc Ferracci, con cui – ha affermato il ministro – “c’è piena intesa” per “avanzare senza indugi su neutralità tecnologica, flessibilità e preferenza europea“. Intervenendo poi alla riunione con i 27, Urso ha rivendicato la posizione che l’Italia ha assunto “fin dall’inizio, con forza e coerenza”: la necessità cioè di “rivedere le regole del Green Deal”, dalle “super-multe” alla revisione del regolamento sullo stop ai motori diesel e benzina. 

Il futuro dell’auto europea “passa da neutralità tecnologica e flessibilità”, ha proseguito il ministro. Ecco perché per Roma, seppur condividendola, non basta sostenere la creazione di un settore di mercato di E-car europee. L’iniziativa sulle piccole auto elettriche “è una delle misure necessarie che abbiamo sollecitato affinché coloro che non se lo possono permettere riescano ad acquistare un’auto ecologicamente sostenibile, una piccola utilitaria”, ha spiegato Urso, aggiungendo che tuttavia dovrà “necessariamente essere alimentata anche da altri carburanti, non soltanto dall’elettrico, per essere accessibile a tutti”.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatia Antipatia 0
Amore Amore 0
Divertente Divertente 0
Arrabbiato Arrabbiato 0
Triste Triste 0
Oh Oh 0
Redazione Italia24 News