In arrivo l’educazione finanziaria per tutti, l’UE vuole convincere gli europei a investire (dove vuole Bruxelles)

Bruxelles – Un‘educazione finanziaria per tutti così da potersi orientare in un mondo sempre più complesso per strumenti sempre nuovi e diversi. La finanza è sempre più una vera e propria ‘giungla’, dove districarsi è un problema e orientarsi ancora di più. Tanto che i risparmi privati, per lo più della famiglie, restano fermi in banca. La Commissione europea vuole smuovere questo tesoro stimato in oltre 10mila miliardi di euro, e lo fa attraverso un libro blu (blueprint), che è una strategia chiara e dettagliata per mettere i governi in condizione di convincere i privati a investire laddove vuole l’Ue.
La strategia non è nuova, è al contrario un filone lungo il quale ci si muove con una determinazione tutta nuova e crescente. Già a marzo di quest’anno Bruxelles ha recapitato nelle capitali una comunicazione in cui suggerisce di prevedere agevolazioni fiscali per chi decide di investire in strumenti nuovi o settori più rischiosi, e il libro blu di oggi (30 settembre) non fa che ribadirlo. E’ la evidente direzione data a questa iniziativa che colpisce.
La commissaria per i Servizi finanziaria, Maria Luis Albuquerque, la prende alla lontana: “L‘alfabetizzazione finanziaria è fondamentale per il benessere e l’indipendenza“. Affermazione, questa, condivisibile e veritiera. Poi la precisazione: “Attraverso la nostra Strategia sull’alfabetizzazione finanziaria, collaboreremo a stretto contatto con gli Stati Membri per fornire a tutti le competenze finanziarie necessarie per gestire meglio il proprio budget, risparmiare di più e investire per il proprio futuro“.
Incentivi fiscali e garanzie da bilancio Ue, le idee per l’unione dei risparmi (utile per la difesa)
Dov’è che si investe per il futuro? Quali sono le azioni su cui puntare per l’avvenire? E’ qui che si annida il vero obiettivo di questa iniziativa. Investire nel futuro è qualcosa che viene indicato dalla politica, nelle scelte di priorità e strategia, e nell’agenda a dodici stelle la difesa è la nuova priorità. E’ la stessa Commissione che poi, nel materiale di accompagnamento all’iniziativa, precisa a chiare lettere che “il progetto incoraggia i fornitori di servizi finanziari a offrire ai cittadini opzioni di investimento che consentano loro di canalizzare i propri investimenti nell’economia dell’UE per contribuire alle priorità strategiche dell’UE, come l’ambiente, il digitale, il sociale, la sicurezza e la difesa“. Non sarà un obbligo, ma comunque l’obiettivo di ‘moral suasion’ è ben definito.
Il vero obiettivo dell’iniziativa della Commissione von der Leyen è dunque indirizzare le famiglie verso scelte ben precise. Un rischio, e anche la dimostrazione di limiti: Bruxelles ha già indirizzato le scelte dei cittadini imponendo loro di cambiare auto, cambiare caldaie e ristrutturare case. Scelte che erodono consensi, eppur si continua lungo questo crinale pericoloso.
Incentivi e rendimenti vantaggiosi, l’opzione ‘Conti di investimento’
L’azione della Commissione guarda innanzitutto a un modello per i Conti di Risparmio e Investimento (SIA), sotto forma di raccomandazione agli Stati membri. Si tratta di stimolarli, essendo conti forniti da fornitori di servizi finanziari autorizzati, anche online, che consentono agli investitori al dettaglio di investire in strumenti dei mercati dei capitali grazie anche a incentivi fiscali e procedure fiscali semplificate. E’ questo che li rende un’opzione interessante per i cittadini. “I SIA promuoveranno una cultura degli investimenti più solida tra i cittadini dell’UE e trasformeranno il loro modo di interagire con i mercati dei capitali”, oltre che permettere di ottenere rendimenti più elevati sui propri risparmi, rispetto alla loro detenzione in depositi bancari. Si cerca dunque di ‘ingolosire’ famiglie e risparmiatori.
Sondaggi e campagne, l’insistenza che diventa ‘lavaggio del cervello’
La Commissione ha intenzione di procedere a tamburo battente su questa strategia volta a intercettare i risparmi privati, con iniziative continue che si presentano come politiche che esplicitamente tendono a guidare le scelte. La strategia presentata prevede il lancio di una campagna di alfabetizzazione finanziaria a livello dell’UE che integri e amplifichi gli sforzi nazionali volti a sensibilizzare i cittadini in materia finanziaria, con l’esecutivo comunitario che incoraggerà gli Stati membri a utilizzare gli strumenti di finanziamento dell’UE esistenti per sostenere iniziative e ricerche in materia di alfabetizzazione finanziaria.
Inoltre la Commissione condurrà regolarmente sondaggi Eurobarometro così da tenere alto il tema a bombardare l’opinione pubblica sul tema, e incoraggerà gli Stati membri a sviluppare strumenti di valutazione per monitorare i progressi nei livelli di alfabetizzazione finanziaria.
“L’Unione del risparmio e degli investimenti è importante per l’economia dell’UE“, scandisce il commissario per il Clima, Wopke Hoekstra. E’ importante anche per i cittadini? Questa è la vera domanda da cui dipende la tenuta dell’Unione europea. Sullo sfondo c’è il rischio di uno scollamento tra cittadini e politica, e la Commissione von der Leyen gioca un gioco pericoloso.
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