EXPO 10 anni dopo – Conferenza a Villa Scheibler sul futuro dell’area Expo

Sabato 7 giugno 2025, la Fondazione Carlo Perini organizza una conferenza a Villa Scheibler per riflettere sull’eredità di Expo 2015 e sul progetto MIND. Visita guidata inclusa.

Giugno 3, 2025 - 08:47
Giugno 5, 2025 - 08:51
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EXPO 10 anni dopo – Conferenza a Villa Scheibler sul futuro dell’area Expo
EXPO 10 anni dopo – Conferenza a Villa Scheibler sul futuro dell’area Expo

Milano 2025 – A dieci anni dall’Esposizione Universale che ha trasformato il volto di Milano e acceso i riflettori internazionali sulla città, la Fondazione Carlo Perini promuove un momento di riflessione pubblica per fare il punto sull’eredità di quell’evento epocale. Sabato 7 giugno alle ore 10.00, presso la suggestiva Villa Scheibler di Quarto Oggiaro, si terrà infatti la conferenza “EXPO 10 anni dopo – tra memoria storica e rigenerazione urbana”, parte integrante del programma della Festa delle Associazioni 2025.

L’incontro vuole rappresentare un’opportunità concreta per mettere a fuoco quanto è stato costruito in questi dieci anni, cosa rimane delle promesse di trasformazione dell’area Expo, e quale direzione futura si profila oggi con il progetto MIND – Milano Innovation District.

Un decennale per ripensare la città

Expo 2015, con il suo tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, ha segnato un momento storico per Milano. L’area tra Rho e Baranzate, un tempo terra di cascine, snodi ferroviari e piccoli insediamenti urbani, è diventata simbolo di ambizione, progresso e apertura internazionale. Tuttavia, dopo la chiusura dei cancelli, si è aperto un decennio di interrogativi: come riutilizzare quell’enorme spazio? Come restituirlo alla città?

L’evento promosso dalla Fondazione Perini nasce proprio da queste domande e intende offrire uno spazio di confronto tra istituzioni, tecnici e cittadini per condividere visioni, esperienze e criticità.

Una cornice simbolica: Villa Scheibler

Luogo scelto per l’incontro, Villa Scheibler è molto più di un semplice contenitore. Antica residenza nobiliare del XVII secolo, oggi è uno degli snodi culturali più attivi della periferia nord di Milano. Restaurata e restituita alla cittadinanza, la Villa è diventata simbolo di rigenerazione civica e partecipazione attiva. E proprio da un luogo che ha saputo reinventarsi parte la riflessione sull’area Expo: memoria e rigenerazione come due lati di uno stesso processo urbano.

Il programma della mattinata

La conferenza inizierà alle ore 10.00 con i saluti istituzionali della Dott.ssa Giulia Pelucchi, Presidente del Municipio 8, ente che ha sostenuto con convinzione l’iniziativa. Seguirà l’intervento della Dott.ssa Massimo Pozzi, del Direttivo della Fondazione Carlo Perini, che inquadrerà storicamente l’area compresa tra Roserio e Cascina Triulza, due località che, ben prima dell’Expo, raccontavano già una Milano in trasformazione.

Al centro della conferenza, però, ci sarà il futuro dell’area Expo. Il Prof. Alberto Grando, presidente di Arexpo S.p.A., illustrerà gli sviluppi del progetto MIND, vero cuore dell’eredità fisica e simbolica dell’Esposizione. Con lui, il Dott. Sergio Silvotti, consigliere della Fondazione Triulza ETS, parlerà del ruolo della fondazione nella costruzione di una legacy civica e sostenibile, capace di restare ancorata ai bisogni del territorio.

A introdurre e moderare gli interventi sarà il Dott. Christian Iosa, presidente della Fondazione Carlo Perini, da sempre impegnata nella valorizzazione della memoria urbana come strumento di partecipazione attiva.

MIND: un ponte tra innovazione e cittadinanza

Il progetto MIND – Milano Innovation District è oggi al centro della rigenerazione dell’ex area Expo. Lì stanno sorgendo hub tecnologici, centri di ricerca avanzata come Human Technopole, campus universitari e spazi per startup. Ma c’è una domanda che continua a emergere con forza: questa innovazione sta coinvolgendo davvero il tessuto urbano circostante?

Il confronto pubblico del 7 giugno vuole proprio indagare questo nodo: come può un progetto così ambizioso evitare il rischio di diventare una “città nella città”? Come fare in modo che sia davvero connesso con i quartieri limitrofi, con le persone, con i bisogni reali?

Il valore della memoria storica

Nel corso della mattinata non mancheranno momenti di riflessione più ampi sul valore della memoria come leva di sviluppo urbano. Come ricordano i promotori, ripercorrere la storia dei luoghi – dalla Milano agricola alla città globale – è fondamentale per evitare che il futuro sia progettato solo per pochi. La storia può e deve diventare strumento di inclusione, consapevolezza e visione collettiva.

Una visita per toccare il passato e guardare avanti

Al termine della conferenza, intorno alle ore 12.30, sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita della Villa e del Parco secolare, curata dai volontari dell’Associazione Amici di Villa Scheibler. Un’occasione per scoprire non solo la bellezza architettonica del sito, ma anche le sue trasformazioni nel tempo: da residenza privata a bene comune, da luogo dimenticato a spazio vivo e condiviso.

Un invito aperto a tutti

L’evento è gratuito e aperto al pubblico, su prenotazione all’indirizzo info@fondazioneperini.org. È rivolto a tutti: studenti, urbanisti, docenti, residenti, attivisti, semplici curiosi. Chiunque voglia interrogarsi sulla città che cambia, sulle promesse fatte e su quelle ancora da mantenere, troverà spazio e ascolto in questa iniziativa.

Conclusioni: Expo è ancora oggi

“EXPO 10 anni dopo” non è una semplice celebrazione. È una chiamata al confronto, un’occasione per rimettere al centro il rapporto tra grandi opere e vita quotidiana, tra urbanistica e giustizia sociale.

La Fondazione Carlo Perini, con questo evento, rilancia una visione di città in cui la memoria non è nostalgia, ma strumento per costruire futuro, e in cui la rigenerazione urbana è davvero tale solo se è condivisa, accessibile e partecipata.

“La vera eredità di Expo – afferma il presidente Iosa – non è solo nei progetti in corso, ma nella capacità di Milano di continuare a interrogarsi su sé stessa, ascoltando anche e soprattutto le sue periferie.”

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Redazione Italia24 News