Rimpatri in lieve aumento, ma solo una persona su quattro lascia effettivamente l’Ue

Settembre 30, 2025 - 18:00
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Rimpatri in lieve aumento, ma solo una persona su quattro lascia effettivamente l’Ue

Bruxelles – Nonostante sia da mesi divenuta una delle priorità dell’Unione europea quando si parla di contrasto all’immigrazione irregolare, i Paesi membri non hanno ancora cambiato marcia sui rimpatri. Il rapporto tra le persone che vengono effettivamente rimpatriate in Paesi terzi e chi ha ricevuto l’ordine di lasciare il territorio dell’Ue continua a essere decisamente basso: solo una su quattro. Nel secondo trimestre del 2025, sono stati effettuati 28.355 rimpatri a fronte di 116.495 fogli di via emessi.

I dati diffusi da Eurostat, relativi al periodo tra aprile giugno, segnano comunque un lieve aumento rispetto a un anno fa. Gli ordini di rimpatrio sono cresciuti del 3,6 per cento, il numero di rimpatri effettivi del 12,7 per cento. Negli ultimi due anni, è cambiato poco. Da un rimpatrio ogni cinque ordini a uno ogni quattro.

Chi ha più problemi a far rispettare le decisioni delle autorità competenti, è senza dubbio la Francia. Nell’Esagono, in soli tre mesi, sono stati emessi ben 34.760 ordini di rimpatrio. Ma solo in 3.685 hanno lasciato il territorio francese. Dopo la Francia, il numero più elevato di cittadini extracomunitari oggetto di un provvedimento di allontanamento è stato registrato in Spagna (14 545) e Germania (14 095). Per quanto riguardo i rimpatri effettivi, seconde alla Francia ci sono la Germania (3.445) e la Svezia (2.865). Quest’ultima ha rimpatriato il 65 per cento di coloro a cui è stato notificato il rimpatrio. In termini di efficienza nei rimpatri, la Lituania non ha rivali: su 1245 ordini, ne ha effettuati 1205.

É chiaro che molto dipende dalla nazionalità delle persone a cui viene negato il diritto di restare nell’Ue. Per rimpatriare un cittadino extra-comunitario che si rifiuta di andarsene, servono accordi specifici con i Paesi d’origine per effettuare rimpatri forzati. O con Paesi terzi, come nel caso della Turchia. Sul facilitare queste possibilità, in particolare, sta insistendo Bruxelles: la Commissione europea ha già presentato diverse proposte legislative che sono ora al vaglio dei Paesi membri e dell’Eurocamera.

A livello Ue, nel secondo trimestre del 2025, il 53,7 per cento dei rimpatri verso un Paese terzo sono stati volontari, mentre il 46,3 per cento ha riguardato rimpatri forzati. Se in Repubblica Ceca, Lettonia e Lituania oltre il 90 per cento dei rimpatri è stato registrato come volontario, in Germania e Italia tutti i rimpatri segnalati sono stati forzati.

La maggior parte dei cittadini extracomunitari a cui è stato ordinato di lasciare un Paese membro provenivano da Algeria (9.805), Marocco (7.085), Turchia (6.310), Siria (5.465) e Mali (4.720).  Ad essere rimpatriati invece, sono stati per la maggior parte cittadini georgiani (2.460), turchi (2.020), albanesi (1.945), moldavi (1.210) e siriani (1.140).

 

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Redazione Italia24 News