L’Acqua di una volta: mostra, conferenza e cortometraggio al Museo di Monrupino
Al Museo Etnografico di Monrupino si riscopre il valore dell’acqua tra storia, cultura e ambiente. Mostra fotografica, conferenza e cortometraggio dal 6 giugno al 7 luglio 2025.
MONRUPINO - MUSEO ETNOGRAFICO DELLA CASA CARSICA
Raccontare l’identità del territorio, attraverso la storia dell'approvvigionamento idrico e gli usi quotidiani dell'acqua, risorsa vitale di cui l'uomo, ieri come oggi non può fare a meno, sono gli ingredienti del progetto “L’Acqua di una volta”, prodotto da Opera Viva Associazione culturale. “Un tema di valenza storica ed etnografica” – spiega Lorena Matic, ideatrice e direttrice artistica – “che ha inciso direttamente sul nostro modus vivendi, assegnando all'acqua quel valore di preziosità che, da inizio secolo a oggi, è completamente cambiato. La storia dell'approvvigionamento idrico ha sempre rappresentato un problema per la particolare conformazione geologica dei nostri territori, privi di fiumi in superficie”.
“Il progetto parte dalla conferenza” – sottolinea Lorena Matic – “ e si sviluppa con l’inaugurazione a seguire della mostra Acqua che passione dal valore sociologico e con la proiezione del cortometraggio dal titolo stesso del progetto L’Acqua di una volta che, tra storia e contemporaneità, mette al centro pozzi, fontane e lavatoi”.
MOSTRA fotografica ACQUA CHE PASSIONE
Visitabile fino al 7 luglio, negli orari di apertura del Museo Etnografico di Monrupino
Propone un focus su fontane, pozzi e lavatoi, luoghi che favorirono un nuovo mestiere, quello delle “lavandere" e mettono in scena quotidianità trascorse. In mostra, tra le immagini quelle storiche di Mario Magajna, provenienti dalla Fototeca della Sezione storia ed etnografia della Biblioteca nazionale slovena - OZE NŠK, dall'Archivio del Museo delle Lavandere di Trieste e immagini dall'Archivio di Paolo Guglia.
CORTOMETRAGGIO L'ACQUA DI UNA VOLTA
Storia e contemporaneità intrecciano la vita di due giovani - Marco Ghersetich e Francesco Vitturi - che si incontrano per la risoluzione di un problema tra pozzi, fontane e lavatoi. Il filmato, che si avvale di contributi scientifici dello stesso Guglia e di Fabiano Mazzarella - Ex lavatoio di San Giacomo, Trieste - è diretto da Davide Salucci, impreziosito dalla colonna sonora realizzata da Matteo Bello, giovane compositore del Conservatorio di Musica G. Tartini di Trieste, che già ha collaborato con Opera Viva.
Il progetto è prodotto da Opera Viva Associazione culturale, ideato e diretto da Lorena Matic e si realizza con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il partenariato della Zadruga Naš Kras - Cooperativa Carso Nostro, dell'AMIS, della Società Adriatica di Speleologia, dell'Università della Terza Età D. Dobrina e media partner Teleantenna New Media.
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