Protocollo operativo contro il tumore al fegato: alleanza tra FIF, LILT, ASUGI e Università di Trieste

Fondazione Italiana Fegato, LILT, ASUGI e Università di Trieste uniscono le forze per contrastare il carcinoma epatocellulare. Ricerca, prevenzione e formazione al centro del nuovo protocollo operativo.

Giugno 11, 2025 - 19:15
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Protocollo operativo contro il tumore al fegato: alleanza tra FIF, LILT, ASUGI e Università di Trieste
Protocollo operativo contro il tumore al fegato: alleanza tra FIF, LILT, ASUGI e Università di Trieste
Protocollo operativo contro il tumore al fegato: alleanza tra FIF, LILT, ASUGI e Università di Trieste

Verso un protocollo operativo tra FIF, LILT, ASUGI e Università di Trieste per affrontare il carcinoma epatocellulare
Iniziativa congiunta per rafforzare prevenzione, ricerca e formazione sulla patologia epatica

Trieste, 10 giugno 2025 – Un’intesa strategica tra quattro istituzioni d’eccellenza per contrastare una delle principali cause di mortalità oncologica a livello globale: il tumore primitivo del fegato. È questo l’obiettivo del protocollo operativo in fase di definizione tra la Fondazione Italiana Fegato ONLUS (FIF), la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) – Associazione Provinciale di Trieste, ASUGI (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina) e l’Università degli Studi di Trieste.

La collaborazione è stata annunciata in occasione di un seminario multidisciplinare promosso nell’ambito del progetto HCC 2024, finanziato dalla LILT, dedicato al carcinoma epatocellulare (HCC), principale forma di tumore del fegato.

L’evento, ospitato presso la sede della Fondazione Italiana Fegato, ha visto la partecipazione di ricercatori, clinici e studenti, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra enti scientifici e sanitari in chiave sinergica e interdisciplinare.

“Durante la giornata – ha dichiarato Claudio Tiribelli, Direttore scientifico della FIF – è stata sottolineata l’importanza della prevenzione primaria e secondaria, della diagnosi precoce e di una gestione multidisciplinare del paziente. Al tempo stesso, è emersa la necessità di investire nella formazione e nella divulgazione scientifica, per aumentare la consapevolezza pubblica sulle malattie epatiche croniche”.

Il seminario si è concluso con un messaggio condiviso da tutti i partecipanti: solo unendo competenze, risorse e visioni sarà possibile migliorare concretamente la prevenzione e la cura del tumore al fegato, a beneficio dell’intera collettività.

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Redazione Italia24 News