La Danimarca lavora ad azzerare l’Iva sui libri per incoraggiare la lettura

Bruxelles – Il libro, questo sconosciuto. In Italia, secondo i dati Istat, non si arriva al 40 per cento di persone che hanno letto almeno un libri all’anno, escluse le letture scolastiche o professionali. In Europa la media è più alta, ma non enormemente: il 53 per cento. Le ragioni sono molte, e anche internet e i social hanno le loro responsabilità.
Anche il costo dei libri potrebbe avere le sue responsabilità, dunque se Paesi come la Norvegia (fuori dall’Unione) hanno azzerato l’Iva, altri pensano a seguirne l’esempio. La Danimarca, Paese dell’Ue, intende abolire l’Iva sui libri nel tentativo di incoraggiare la lettura.
Attualmente l’aliquota è al 25 per cento, la più alta al mondo, e dunque ieri (20 agosto) il ministro della Cultura Jakob Engel-Schmidt ha annunciato che il governo proporrà nel disegno di legge di bilancio l’abolizione dell’imposta sui libri per incoraggiare la lettura. La misura dovrebbe costare 330 milioni di corone (poco più di 44 milioni di euro) all’anno.
“È qualcosa per cui mi sono impegnato come ministro della Cultura, perché credo che dobbiamo mettere in gioco tutto se vogliamo porre fine alla crisi della lettura che purtroppo si sta diffondendo negli ultimi anni”, ha dichiarato Engel-Schmidt all’agenzia di stampa Ritzau.
In Italia l’Iva sui libri è al 4 per cento.
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